caldaia industriale sullo sfondo e in primo piano bilancia con il mondo al centro e da un lato, a sinistra una girandola verde e a destra una nuvola di co2

Grazie all’adozione di caldaie industriali ecosostenibili e a basse emissioni, il settore dell’industria può compiere decisi passi in avanti verso un riscaldamento rispettoso dell’ambiente. Al fine di ridurre l’inquinamento prodotto e promuovere una sostenibilità a lungo termine si può, e si deve, cambiare il paradigma del riscaldamento.

Le caldaie a risparmio energetico industriale

La caldaia industriale a basse emissioni è un elemento chiave per un settore altamente emissivo nel panorama attuale. Viviamo un’epoca in cui abbiamo già sotto gli occhi i problemi causati dal surriscaldamento globale e l’accortezza ambientale non è più trascurabile, in nessuna parte del mondo.

Le caldaie industriali a risparmio energetico sono ad alta efficienza e contribuiscono in maniera significativa a ridurre le emissioni di CO2 e degli inquinanti atmosferici.

Questi innovativi dispositivi, dotati delle più recenti tecnologie del settore, sono progettati per massimizzare l’efficienza energetica limitando le emissioni nocive. Lo fanno sfruttando la combustione a basso tenore d’ossigeno e la cogenerazione (ovvero l’integrazione di dispositivi per recuperare calore e sfruttarlo), un sistema innovativo capace di spingere gli impianti di riscaldamento a raggiungere, e spesso a superare, il 90% dell’efficienza energetica. Molto più del 50-60% dei modelli che non ne fanno uso.

Risparmio energetico con la caldaia industriale a biomassa

Per produrre energia termica, e volendo anche elettrica grazie alla cogenerazione, si può scegliere degli impianti a biomassa. Essi presentano vantaggi sia a livello economico sia ambientale.

La biomassa è naturale e rinnovabile, priva di tutti gli aspetti nocivi legati ai combustibili fossili. Può essere prodotta localmente e non deve essere importata, com’è spesso il caso per carbone, gas o petrolio. È possibile stoccarla, bruciandola soltanto quando sia necessario farlo.

L’adozione di fonti energetiche riutilizzabili da impiegare per alimentare i sistemi industriali è una tappa cruciale lungo il percorso verso un riscaldamento industriale eco-compatibile. Le caldaie industriali a biomassa garantiscono la stessa resa delle tradizionali ma consentono un risparmio energetico non indifferente e sono molto più rispettose dell’ambiente.

Caldaia industriale a condensazione

In una caldaia a condensazione viene aggiunto un elettroventilatore, incaricato di prelevare aria dall’esterno nonché di espellere i rimasugli della combustione verso il camino, eliminandoli. Tale componente consente di recuperare il calore laterale prodotto dalla condensa del vapore acqueo. Quest’ultimo viene inevitabilmente accumulato durante la combustione e, mentre una caldaia tradizionale non ha modo di riutilizzarlo, una a di questo tipo può farlo.

Questi impianti sono più efficienti. Il loro rendimento termico è infatti superiore al 90% del combustibile utilizzato. Lo scambio termico portato avanti all’interno di impianti a combustione conserva l’intero vapore, permettendone il riutilizzo al fine di preriscaldare l’acqua fino a portarla alla temperatura richiesta da chi metta in funzione il rubinetto.

Le caldaie industriali a condensazione ottimizzano meglio i consumi portando, fin da subito, a un effettivo risparmio di gas. I fumi restano a una temperatura considerevolmente inferiore rispetto a quelli espulsi da un impianto tradizionale. il risparmio in bolletta sarà dunque consistente, e il maggiore costo di questi sistemi sarà presto ammortizzato. Le migliori prestazioni di questi impianti, silenziosità e sicurezza in primis, conquisteranno in breve ogni imprenditore.

A basse temperature, le caldaie industriali a condensazione performano molto bene, consentono un cospicuo risparmio energetico dimostrandosi perfette per stabilimenti adeguatamente isolati con cappotto termico o dalle dimensioni piuttosto vaste. Similmente, in ambiti privati, sono ideali per quegli interni nei quali si vive poco, dove il riscaldamento resta spento per molte ore.

Caldaia industriale di colore azzurro a sinistra e di colore verde a destra

Una caldaia ecosostenibile per la tua industria

Rendere il riscaldamento del settore industriale più ecologico e rispettoso dell’ambiente è possibile. Lo si può fare adottando una combinazione di soluzioni innovative: fonti energetiche rinnovabili, efficienza, implementazione e sfruttamento delle più recenti tecnologie; nessuno di questi espedienti compromette l’integrità delle operazioni industriali e tutti riducono l’impatto ambientale del sistema di riscaldamento.

L’adozione di caldaie industriali ecosostenibili come quelle a biomassa e biogas (combustibile prodotto a partire da rifiuti organici) riduce in maniera considerevole le emissioni di gas serra, consente di migliorare il risparmio energetico, mitigando l’impatto sempre più distruttivo del cambiamento climatico. Limitando il consumo di combustibili fossili si può diminuire l’inquinamento atmosferico. Eliminandoli, compiremo un deciso passo avanti verso la transizione energetica.

Le soluzioni di riscaldamento illustrate, assieme a un corretto isolamento e all’implementazione di sistemi di gestione energetica a monitoraggio avanzato, promuovono una produzione più sostenibile, abbassando l’impatto ambientale del settore industriale e contribuendo a preservare il nostro pianeta per le future generazioni. Siamo prossimi al punto di non ritorno, come continuamente ci conferma l’attualità, e non possiamo rimandare ancora. È il momento di adottare soluzioni a risparmio energetico che possano veramente fare del bene all’intero ecosistema Terra.

La normativa sull’inquinamento

Il decreto del Presidente della Repubblica numero 412 del 1993, attuativo della legge 10 del 1991 su sicurezza e risparmio energetico degli impianti di riscaldamento, è entrato in vigore il primo agosto del 1994 ed è ancora, con i suoi successivi aggiornamenti, la norma di riferimento sugli impianti di riscaldamento, civili e industriali.

Il testo regolamenta l’impiego delle caldaie stabilendo quali norme di sicurezza vadano rispettate e quanto possa impattare ogni singola caldaia. Obbliga inoltre alla manutenzione ordinaria dell’impianto a gas (annuale, obbligatoria per ogni nucleo familiare e impresa) e al controllo del rendimento di combustione (biennale, cui sono tenuti anche gli imprenditori).

È imprescindibile poi il controllo dei fumi, che riguarda da vicino l’industria, in quanto è regolamentato a seconda della potenza dell’impianto. Le caldaie industriali a combustibile liquido, oppure solido, che non superano i 100 kw devono richiederlo ogni due anni. Quelle di potenza superiore ogni 12 mesi. Per quanto riguarda sistemi a gas metano o GPL i tempi sono raddoppiati: sarà necessario verificare i fumi ogni 4 anni se la caldaia non è più potente di 100 kw e ogni 2 se supera questa soglia.

Per chiunque decida di aggiornare il proprio impianto con uno a risparmio energetico, installandone uno eco-friendly come privato o imprenditore, sono stati previsti incentivi per la sostituzione della caldaia, i quali sono stati recentemente confermati nuovamente dall’esecutivo e resteranno in vigore fino al termine del 2024.

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